domenica 20 maggio 2012

L'EDITORIALE A POCO PREZZO



Il prezzo del tabacco è aumentato e anche io non mi sento molto bene.

Ma questo è nulla. Bombe davanti le scuole, cornetti dietro le chiese, terremoti dalle parte di Modena e LaRepubblicaXL che tramite FB fa sapere che cerca le foto delle macerie del sisma. Anche mosse.

Per non parlare del faccione di Francesco Pannofino nella locandina del film “Operazione vacanze”. Pannofino, sì. Il protagonista di Boris, che tanto ha preso in giro i cinepanettoni e ora si ritrova a partecipare a questo progetto che dire trash è un complimento (film che andrò sicuramente a vedere, sia chiaro). Insomma: dopo il comunismo, il capitalismo, la democrazia e Dio, anche l'ultima certezza del mondo occidentale è crollata.

Ma fatto è che non abbiamo scampo. Anche quest'anno il salone del libro di Torino è finito. La gran massa di lettori è accorsa al solone per acquistare libri a prezzo pieno mettendoci pure il prezzo del biglietto del treno e dell'ingresso. Poi che altro?! Ah! Il cambio di residenza che avevo richieso a dicembre pare che debba ancora arrivarmi e in più ho scoperto che gli occhialetti 3D per il mio televisore costano un botto. Per non parlare poi del mio nuovo vicino di casa che ha la simpatia di un rinoceronte incazzato che caga. Con i suoi quattro figli ciccioni che urlano e spruzzano colesterolo da tutti i pori. Per fortuna la moglie è una persona sana e compensa il resto della famiglia.

Insomma, una disgrazia dopo l'altra. Inoltre negli ultimi due mesi ho perso tre persone care (care nel senso affettivo, non so quanto erano valutate sul mercato) e quindi mi sono fatto ben tre funerali. Che sono anche bei momenti alle volte: rincontri gente che non vedevi da tanto, amici, conoscenti, parenti. Persone che si salutano e si abbracciano, come ad un matrimonio, ma con meno entusiasmo. E senza bomboniere. A finale sono bei momenti, si chiacchera, si mangia, si beve il caffé. Tutto a bassa voce. Che poi questa cosa non l'ho mai capita. Perchè a bassa voce?! Forse ci si illude che il morto stia dormendo ancora. È come bere del brodo caldo in spiaggia a ferragosto. Che senso ha?

Fatto è che tutte e tre le volte, il momento più brutto è stato in chiesa: la festa si è trasformata in un mortorio assoluto. A parte la retorica usata dal prete, ma proprio il concetto di dolore forzato non è andato giù al pubblico. Stavamo tanto bene, arriva il prete e ci ricorda di quanto stiamo male e quanto ci mancherà quella persona.

E poi - come direbbe Mario Brega - a un certo punto dice una frase che non m'è piaciuta. Dice che "ora il nastro caro è vicino a Giovanni Paolo secondo”. E mi chiedo come mai proprio loro?! Io i defunti li conoscevo bene, non mi hanno mai parlato della loro amicizia col Papa. Se erano tanto amici, mai che Giovanni Paolo si fosse fatto sentire una volta, mai un invito a Castel Gandolfo per un caffé, una benedizione gratuita. Nulla. E poi su tre funerali che mi sono fatto, due persone ora siedono affianco a Giovanni Paolo!? A me 'sta cosa mi puzza. Possibile che i due posti erano ancora liberi? E ci sono andati i miei amici? Persone che non mi hanno mai detto: “No, stasera non ci sono, devo andare al cinema col Santo Padre”. A me 'sta cosa non mi quadra. E' una frase standard che dicono i preti ai funerali? Fanno dei corsi di aggiornamento sulle omelie? Secondo me il prete l'ha detto apposta per consolarci. E sotto sotto, con tutto il pistolotto che ci ha fatto, ci ha detto pure che se non piangiamo e stiamo male, siamo degli stronzi. Non può dirtelo, ma te lo fa capire. Gioca sul senso di colpa. È il suo mestiere.

Fatto è che è un brutto periodo. Dicevamo all'inizio dell'aumento del prezzo del tabacco. Io potrei anche essere favorevole, perchè il fumo fa male e blablabla. Ma a questo punto la mia vendetta è questa (e spero lo facciate anche voi): caro tabaccaio che mi vendi il tabacco, sappi che da oggi in poi ti darò i miei 4,50 euro tutti a monetine da 0,01 e 0,02. Se mi sento buono posso darti qualche moneta da 0,05 e se proprio mi sono fatto una chiavata bella e sono di buon umore, ti darò un paio di monete da 0,10 centesimi. E a quel punto o ti fidi o ti metti a contare ogni volta tutte le monetine.

Questa mattina ho preso il mio pacco di Golden Virginia al tabacchi vicino casa, pagando con una busta di monetine da 0,02 e 0,01 centesimi di euro. La cassiera mi ha guardato stortissimo e ha iniziato a contare. Poi ha buttato tutto dentro la cassa fidandosi di me.

Ha fatto malissimo.


PS: Per giovedi è prevista la seconda parte del Big Bang. Dalle parti di Genova.