Cammino
per via Toledo in Napoli in compagnia della mia amica scrittrice di
romanzi d'amore Ilaria Mazzeo e io guardo in strada i bancarielli e
lei invece vede un cartello di una mostra di un dipinto di un quadro
antico e senza nemmeno sentire ragioni mi dice che vuole vedere
questo quadro di Caravaggio che è esposto. Io la voglia di pagare un
biglietto per vedere un quadro di Caravaggio non ce l'ho, pure se
Caravaggio mi piace assai. Caravaggio spacca. Ma comunque avrei
preferito spendere i soldi in dvd dell'ispettore Lucarelli. Ma tant'è
che dopo dodici secondi entriamo nel palazzo che è di proprietà di
Banca Intesa.
Il palazzo è il palazzo Zevallos Stigliano a tre piani
antico della madonna e il guardiano all'ingresso sforzandosi di
parlare in italiano ci descrive quello che vedremo all'interno della
mostra per soli quattro euro. Ok, quattro euro ce li avrei spesi per
questo Caravaggio. Ma la mia amica insiste che vuole pagare lei e io
non insisto e mi faccio pagare l'ingresso da vero gentiluomo.
Entriamo e il quadro è bello. Grande bello. Ha pure la cornice
dorata. È “Il martirio di sant'Orsola” che è l'ultimo dipinto
di caravaggio. Ma non come quando esce un libro o un cd oggi che
dicono l'ultimo libro di Bruno Vespa o l'ultimo libro di
Forattini e poi a ogni Natale ne esce uno nuovo. No, questo era
proprio l'ultimo dipinto del Caravaggio perché poi è morto ucciso,
che come sapete il Caravaggio era una bravissima persona ma soffriva
di disturbi bipolari: un giorno era buono e un giorno era malamente.
Ma in pratica cosa si vede in questo benedetto quadro? C'è questa
sant'Orsola che viene trafitta da un vecchio che sembra Teomondo
Scrofalo in armatura. “Bello, però le mani della martire fanno
schifo” dico a gran voce nella sala vuota. In effetti le mani sono
grige e gonfie, fatte proprio male. Questo Caravaggio non c'aveva
proprio voglia di farle. Già la santa sta morendo, in più non le
fai nemmeno le mani! Boh. Comunque Caravaggio è sempre Caravaggio
non gli si può dir nulla, anche perché è morto.
Poi
ci stanno degli altri dipinti d'inizio ottocento di tale Anton Smink Pitloo che sembrano
le cartoline di Napoli che si vendono nei vicoli, niente di che
insomma. Sembrano i disegni che stanno pure sui piatti di porcellana
di mia nonna. Poi nell'altra stanza ci stanno due serigrafie di Andy
Warhol che raffigurano il Vesuvio che erutta. Niente di che. Disegna
meglio mio cugino di dodici anni. Ma anche Warhol voleva i suoi 15
minuti di celebrità a Napoli e ci è riuscito.
Poi nell'altra stanza
ci sta un video di Mario Martone che fa vedere il Caravaggio in
spiaggia a Baia Domizia probabilmente. Un bel video, anche se sulla
spiaggia si vedono i rifiuti e si nota una bottiglia di Coca-Cola.
Insomma le solite cose all'italiana, fatte un po' alla carlona.
Prima
di andare via ritorniamo dal nostro amico Caravaggio, anche perché
ci sta una comoda poltrona davanti al quadro. La poltrona è bella,
marrone classico, lunga che ti puoi sedere comodamente anche
stendendo le braccia per star dritto sulla schiena. La consistenza
soffice del tessuto non infastidisce mentre state seduti a guardando
il dipinto. L'aria condizionata è alla giusta temperatura e anche i
bagni della struttura sono puliti puliti. Volendo se vi scappa l'atto
grosso potete pure farlo. Ah, non si possono fare le foto ai dipinti,
se vi beccano che fate la foto vi buttano la macchinetta fotografica.
Una
bella mostra, andateci. Che Banca Intesa è contenta. E pure De
Magistris. E pure un po' Caravaggio. E pure il guardiano all'ingresso.
PS:
Ilaria all'uscita gli chiede: “Ma ci sono stati molti visitatori?”
e il guardiano risponde che purtroppo a causa della pioggia la gente
fatica a venire ma il resto dei giorni di visitatori ce ne sono stati parecchi.
Poi però dice che quello è il secondo giorno che lui lavora lì e
gli altri giorni non sa come erano andate le visite, ma da quando c'è
lui noi eravamo tipo gli ottavi visitatori che entravano, però ci
sono stati un sacco di visitatori. Ma lui non lo sa perché sta lì
solo da due giorni. E allora usciamo dal palazzo e riprendiamo la
passeggiata per via Toledo.
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